Sorridi

Ogni qual volta ripenso a quel giorno, non riesco a trattenere un sorriso. Passeggiavo con il mio carrello in un ipermercato, cercando di non pensare alla sfortuna che sembrava perseguitarmi ormai da qualche giorno e che aveva reso il mio umore più nero dell’inchiostro. Non solo il mio capo mi aveva congedata così su due piedi, dopo che per mesi mi aveva rassicurata sostenendo che mi avrebbe finalmente assunto a tempo indeterminato, ma avevo anche perso le chiavi dell’auto, che ora giaceva abbandonata davanti all’ufficio postale, in attesa che recuperassi le chiavi di riserva che, ne ero certa, si trovavano nella cassettiera della camera del mio ex.
Imprecando a mezza voce contro la mia cattiva sorte, attirai lo sguardo di un’anziana signora che, guardandomi con disapprovazione, mi passò accanto mormorando qualcosa sui giovani d’oggi e la loro mancanza di educazione. Le lanciai un’occhiata furente e, dopo aver gettato nel mio carrello quello che mi serviva, mi avviai verso la cassa.
Buttai alla rinfusa il contenuto del carrello sul rullo, rispondendo al saluto di un giovane commesso con un semplice cenno del capo. Pagai senza nemmeno guardarlo, arraffai lo scontrino e uscii.
Solo quando mi misi al volante mi accorsi che stringevo ancora in mano lo scontrino. Controllai che fosse tutto a posto e notai una scritta a penna sul retro: “Ricordati di sorridere sempre. Il mondo ha bisogno anche del tuo sorriso”.
E io non potei fare a meno di sorridere.

Sorridi

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Ho presentato questo racconto al concorso “Coop for Words” (senza successo ahimé), nella sezione I racconti dello scontrino, in cui bisognava scrivere un racconto molto breve che poteva essere idealmente redatto sul retro di uno scontrino.
Ho scritto queste poche righe per ricordarvi, e per ricordare a me stessa, che sorridere è importante, non solo perché ci fa stare meglio, ma anche perché il nostro sorriso può migliorare la giornata di qualcun altro. Troppo spesso, quando andiamo a fare la spesa, entriamo in un negozio o prendiamo l’autobus, incontriamo persone avvolte ciascuna nel proprio mondo pieno di propri problemi e che magari hanno dimenticato come sorridere. Più passa il tempo e più mi accorgo di quanto stia aumentando questo malessere generale che sembra spegnere l’animo delle persone. 
Se possiamo fare qualcosa per migliorare la situazione, anche un piccolo gesto come sorridere o salutare qualcuno, come ad esempio una commessa o l’autista dell’autobus che prendete ogni giorno, perché semplicemente non farlo?

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