Ispirazione notturna

Ispirazione NotturnaNon sono ancora le dieci e i miei occhi cercano già di chiudersi. Non sarà che sto invecchiando? Non è da me addormentarmi a quest’ora sul divano, la mano ancora stretta sul telecomando in cerca di qualche programma decente da guardare. Maledetta giornata! Mai avuta giornata più pesante. Fare la baby sitter ad un bambino di cinque anni che non sta fermo neppure un minuto è veramente stancante. Se penso che domani sarà uguale vorrei tanto nascondermi sotto le coperte e non uscire più. Però… devo dire che di fronte al suo sorrisetto mi sciolgo come neve al sole. Non dico che sia un lavoro infernale, anzi, è molto divertente. Peccato che ti lasci senza energie.
Rassegnata a non trovare nulla di decente in tv, mi avvio verso il bagno e, dopo essermi lavata i denti, mi metto il pigiama e mi infilo a letto. Come sempre però il mio cervello, che fino a pochi minuti prima era tranquillamente in stato comatoso, decide che è ora di mettersi a pensare e, dopo aver pensato a cosa potrebbe succedere domani, perchè non iniziare a pensare a una nuova storia?
La sveglia sul comodino mi fa notare che sono le 22.00.
‘No, non ora. Ti prego! Domani devo alzarmi presto!’ lo imploro girandomi dall’altra parte.
Ma ovviamente non c’è una volta che mi dia ascolto. Bastardo! Lo sai che poi domani rimpiangerò di non essermi scritta una bozza della storia che stai progettando!
Non ho mai capito per quale motivo si diverta a propormi le storie più interessanti quando ormai sono beatamente sdraiata sotto le coperte. Visto che questa volta la storia mi sembra più interessante del solito, decido di assecondarlo e mi alzo, dirigendomi verso lo studio alla ricerca di carta e penna. Dopo aver scritto a grandi linee la trama su di un post-it, me ne ritorno a letto soddisfatta, illudendomi che mi lascerà in pace, ma non faccio in tempo a lasciarmi avvolgere dalle lenzuola, che qualche neurone biricchino subito inizia ad aggiungere dettagli e particolari, continuando così a sviluppare la storia. Ah, ma perchè diavolo non hanno ancora inventato una macchina che scarica i pensieri?! Così tu potresti tranquillamente pensare tutte le storie che vuoi mentre io potrei scivolare nel sonno. No, eh? Okay, okay. Mi alzo!!! Calmati.
Afferro uno dei tanti quadernini che uso per scrivere i miei racconti e inizio a buttar giù qualcosa. Lascio che sia la mia mente a comandare. Non amo intromettermi quando è al lavoro, la lascio libera di esprimersi come vuole. Una dopo l’altra le parole si materializzano come per magia sul foglio e quella che doveva essere solo una bozza si trasforma in una storia vera e propria.
Una volta terminato richiudo il quaderno, ci penserò domani a correggerla. Intontita dal sonno ritorno per la terza volta a letto. La storia ormai è conclusa, forse ora potrò finalmente dormire.
‘E se…?’
“Oh, ma sta zitto!” borbotto interrompendo una nuova valanga di pensieri e lentamente tutto si spegne per poi tingersi di nuovi colori. Finalmente si comincia a sognare.

Precedente Killer d'inchiostro Successivo In un giorno di pioggia - 20Lines version